L'elevata assunzione di sale da cucina (NaCl) è un importante fattore di rischio di malattie cardiovascolari e renali.
Livelli elevati di assunzione di sodio e bassi di potassio con la dieta sono infatti associati ad un aumento della pressione sanguigna e di conseguenza a maggiori rischi di malattie cardiovascolari e danno d’organo. L'assunzione media di sodio a livello mondiale è stata recentemente stimata a 4,3 g/die, che equivale a circa 10,8 g/die di sale da cucina. Il valore corrispondente più recente per l'assunzione media di potassio a livello mondiale è invece di circa 2,3 g/giorno. Questi valori di assunzione attuali in realtà sono ben diversi da quelli osservati nei nostri antenati, quando l'assunzione stimata di sodio era di circa 0,5 g/giorno e quella di potassio di circa 10 g/giorno.
Esiste una solida base di prove scientifiche che indicano che sia la riduzione dell'assunzione di sodio che l'aumento dell'assunzione di potassio riducono i rischi cardiovascolari grazie ai loro effetti di abbassamento della pressione. Di conseguenza, autorevoli Istituzioni hanno formulato raccomandazioni relative all'assunzione di sodio e potassio. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ad esempio, ha emanato linee guida che raccomandano vivamente a tutta la popolazione di ridurre l'assunzione di sodio e aumentare quella di potassio. Per quanto riguarda il sodio, l'OMS ha anche proposto esplicitamente la riduzione dell'assunzione media della popolazione da parte degli Stati membri del 30% entro il 2025, con un obiettivo di assunzione massima di 2,0 g/die di sodio (5,0 g/die di sale = un cucchiaino), a sostegno degli sforzi globali per ridurre di un quarto il carico delle malattie non trasmissibili.
Nonostante alcune iniziative di successo, gli sforzi per controllare l'ipertensione migliorando l'apporto dietetico sono in gran parte falliti perché i cambiamenti richiesti sono per lo più troppo difficili da attuare. Dati recenti e coerenti provenienti da studi randomizzati e controllati dimostrano che i sostituti del sale arricchiti di potassio a ridotto contenuto di sodio (quali il Kalium) sono un'opzione efficace per migliorare i livelli di consumo e ridurre la pressione sanguigna e i tassi di eventi cardiovascolari e di decessi.
Citazione
Xu, X., Zeng, L., Jha, V., Cobb, L. K., Shibuya, K., Appel, L. J., ... & Schutte, A. E. (2024). Potassium- enriched salt substitutes: a review of recommendations in clinical management guidelines. Hypertension, 81(3), 400-414.