Il collagene è la proteina fibrillare più abbondante del corpo umano, parte integrante dei tessuti connettivi del corpo, essenziale per pelle, articolazioni e ossa e per provvedere al collegamento, al sostegno e nutrimento di altri tessuti dei vari organi, garantendo l’integrità, l’elasticità, la rigenerazione della pelle, delle cartilagini e delle ossa nonché il mantenimento della tonicità della pelle. Il collagene rappresenta l’80% dei nostri tessuti connettivi e il 30% delle proteine nel nostro corpo. Ci sono 28 diversi tipi di collagene in letteratura a seconda del tessuto in cui si trova: il tipo I è espresso nella pelle, nei tendini e nelle ossa; la cartilagine è ricca del tipo II. Ciò che cambia è solo l’organizzazione tridimensionale che il collagene assume nello spazio, influenzata dalla “reticolazione” indotta da uno specifico aminoacido: l’idrossiprolina. Questo è il motivo per cui lo troviamo elastico nella pelle, consistente e duro nelle unghie, filamentoso e flessibile nelle fibrille dell’osso. Una volta assunto il nostro organismo lo scinde nei suoi costituenti, rappresentati prima da catene più o meno lunghe di aminoacidi e poi da aminoacidi liberi (tra cui prolina e idrossiprolina) che vengono assorbiti e che costituiscono il punto di partenza per la biosintesi del nuovo collagene endogeno. E’ importante sottolineare che il collagene si distingue per quanto riguarda il profilo amminoacidico rispetto alle altre proteine dell’organismo, in quanto è caratterizzato da un alto contenuto degli amminoacidi prolina e idrossiprolina. L’integrazione giornaliera di collagene dovrebbe ammontare a circa 1 grammo per 10 kg di massa corporea (1).
Il collagene idrolizzato suino è prodotto da pelle fresca del maiale o dalla gelatina alimentare, una pregiata proteina che deriva dalla parziale idrolisi del collagene dei tessuti connettivi dei suini. È un efficace sostanza funzionale in grado di assicurare la rigenerazione e la protezione del collagene endogeno. Fornisce il 16% di aminoacidi essenziali, il 60% di aminoacidi condizionatamente essenziali, contiene glicina, arginina e metionina, precursori della sintesi della creatina (fonte di energia muscolare). Il collagene idrolizzato suino è caratterizzato da un’elevata biodisponibilità e assorbimento che da studi riportati è del 82% nelle prime 6 ore dopo l’ingestione e arriva al 95% nelle 12 ore.
Silicio naturale da Equisetum arvense: Il silicio è un elemento strutturale del tessuto connettivo ed entra nella costituzione delle principali macromolecole come elastina, collagene, proteoglicani e glicoproteine, promuovendone la rigenerazione. Il contenuto di silicio è strettamente correlato alle condizioni ottimali della pelle, come il tasso di idratazione, l’elasticità, l’assenza di rughe e linee di espressione, la capacità di rigenerazione cutanea e del derma. Agisce anche come protettore metabolico, con diversi meccanismi: si oppone alla perossidazione lipidica responsabile della liberazione dei radicali liberi, contrasta la glicosilazione delle proteine del tessuto connettivo che causa rigidità e sclerosi, regola e stimola la mitosi dei fibroblasti e per questa proprietà, svolge un ruolo essenziale nel processo di rigenerazione delle cellule cutanee ed epidermiche, e infine è un cofattore della sintesi di elastina. Il silicio ha un ruolo fondamentale nella sintesi del collagene influenzando il processo di idrossilazione della prolina nell’idrossiprolina.
L’MSM (Metilsulfonilmetano), è una forma di zolfo organico biologicamente attivo, con azione antinfiammatoria, antiossidante e antidolorofica. Ripristina la formazione dei legami crociati nel collagene preservandone l’elasticità ed è considerato un elemento sinergico nello stimolo alla sintesi del collagene per gli aminoacidi cistina, glicina, idrossiprolina, ornitina e per il silicio. L’MSM è un potente antiossidante, in grado di avere effetti positivi sulle articolazioni, contribuire alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo ed assicurare ha un impatto positivo sulla salute della pelle e del tessuto sottocutaneo.
Vitamina C: È un potente antiossidante cellulare. Aiuta a mantenere l’integrità delle sostanze di origine mesenchimale (tessuto connettivo, tessuto osseo e dentina). Essenziale per la formazione del collagene, e per la formazione di idrossiprolina da prolina attraverso la reazione di idrossilazione processo biochimico essenziale per il mantenimento del tessuto connettivo. Alcune patologie, come ad esempio lo scorbuto, possono derivare da un difetto nell’idrossilazione, causata da mutazioni dell’enzima prolina-idrossilasi o da una mancanza del cofattore, l’ascorbato o vitamina C.
Estratto di pino marittimo. Il collagene è degradato dalle metalloproteinasi (MMP), enzimi proteolitici che rompono le lunghe catene proteiche che compongono il collagene, formando frammenti più corti senza proprietà meccaniche. Le MMP sono una famiglia di molecole simili nella struttura chimica, con diverse specificità per un’ampia varietà di substrati, in grado di degradare tutti i componenti della matrice extracellulare (collagene, elastina, proteoglicani). Le MMP maggiormente coinvolte nei processi di invecchiamento cutaneo sono le MMP1, che iniziano la degradazione del collagene di tipo I e III; le MMP9, che operano un’ulteriore frammentazione in peptidi più piccoli; mentre le MMP2 attaccano il collagene di tipo IV, contribuendo alla formazione delle rughe. Nelle pelli giovani non esposte alla luce solare, la sintesi del collagene da parte dei fibroblasti e la sua degradazione da parte delle MMP sono in costante equilibrio, in modo da garantire la fisiologica sostituzione delle macromolecole strutturali, mantenendo inalterato il loro contenuto e la loro funzionalità e preservando l’integrità della pelle. Con l’aumentare dell’età c’è una progressiva variazione di questo equilibrio con graduale riduzione della sintesi dei peptidi precursori del collagene, associata ad un aumento della degradazione del collagene maturo. La conseguenza di questo fenomeno degenerativo è una generale disorganizzazione delle fibre di collagene, che perdono parzialmente il loro ruolo di supporto, causando una parziale atrofia della matrice extracellulare, che diventa lassa e priva di tono. La corteccia di pino marittimo agisce come inibitore delle metalloproteinasi ed ha eccellenti proprietà antiossidanti (2).